Evvi tra due montagne un fosso. Lo dicono il Lacerno. E' un terrore vedere questo luogo. Terrore, horrore et tremore.
Molti vi vanno e restano stupefatti.
Cosi lo descriveva Giulio Prudentio nel 1574 questo stupendo canyon di grande suggestione situato tra i Comuni di Pescosolido e Campoli Appennino (FR). E' a buon ragione considerato dai naturalisti di tutt’Italia e del mondo, la più bella area selvaggia a ridosso della Marsica e dei monti laziali. Si estende su una superficie di oltre 2.000 ettari, sul versante laziale dei Monti Marsicani, appena al di fuori dei confini del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise di cui rientra nella fascia di protezione esterna.
Nella gola del Lacerno vi è un piccolo prato che gli abitanti del luogo lo chiamano in dialetto Glie Pratiglie